Conosci la stampa fine art bianco e nero montata sotto plexiglass?

Tag

Potrebbero interessarti

Veronica Gaido: “Aphrodite” - Stampa Fine Art sotto Plexiglass
CARLO VALSECCHI "Carlo Vaslecchi Photographs ACPV ARCHITECTS" @ Palazzo Morando, Milano.
AMENDOLA: BURRI, VEDOVA, NITSCH - AZIONI E GESTI @ EX SECCATOI DEL TABACCO, AREZZO.
P. Woods, A. Robert e G. Galimberti: “Happy Pills” e “Home Pharma” - @ La Ferme des Tilleuls, Losanna.
Federico Quintana: “Sergei” - Stampe Bianco e Nero ai Sali di Argento da Scansioni a Tamburo @ ARTEPAZIOTEMPO GALLERY, VENEZIA.
Conosci la stampa fine art bianco e nero montata sotto plexiglass?

AURELIO AMENDOLA RITRAE ZUCCHERO SU PELLICOLA: STAMPA FINE ART SOTTO PLEXIGLASS DA SCANSIONE A TAMBURO

Trasformare le immagini in opere d'arte è probabilmente l'aspetto più esaltante del nostro lavoro.
La STAMPA FINE ART SOTTO PLEXIGLASS  è uno dei modi più belli per rendere tangibili le proprie immagini fotografiche Vedere diventare “reali” i ritratti di Zucchero Fornaciari eseguiti da Aurelio Amendola è stata per tutto il laboratorio una grande emozione.

AURELIO AMENDOLA è un autore che non ha bisogno di presentazioni. Nel corso della sua lunghissima carriera ha avuto il piacere di RITRARRE I GRANDI DELL'ARTE CONTEMPORANEA creando un preziosissimo archivio sia di foto che di esperienze umane. 
Lavorare con lui in laboratorio è ogni volta un'esperienza di accrescimento. Durante il tempo trascorso insieme e dedicato alla STAMPA COLLABORATIVA emergono aneddoti sempre nuovi sulla stretta amicizia che lo legava a Burri o ai suoi soggiorni a New York per fotografare Andy Wharol all'interno della Factory.


Oltre a ritrarre importantissimi personaggi Aurelio è uno degli interpreti più famosi e affermati delle sculture di Michelangelo e del Bernini. Tecnicamente abbiamo difronte un autore che si muove dalla diapositiva colore al bianco e nero ai sali di argento, alternando il medio formato analogico a quello digitale in base al soggetto che deve ritrarre. 
Questa grande varietà di supporti ci offre la possibilità di utilizzare praticamente tutte le tecniche di stampa presenti nel nostro laboratorio fotografico. Aurelio Amendola, avendo una grandissima esperienza di CAMERA OSCURA, è molto legato alla STAMPA IN BIANCO E NERO AI SALI DI ARGENTO, per questo abbiamo avuto modo di realizzare per lui numerose mostre con la tecnica della STAMPA BIANCO E NERO CON INGRANDITORE DIGITALE SU CARTE SILVER GELATIN. 
Grand parte di queste stampe provengono da NEGATIVI ANALOGICI  in bianco e nero o colore che vengono digitalizzati grazie a un processo di scansione a tamburo. Questo tipo di scansione da negativo permette di ottenere scansioni professionali a altissima risoluzione. 

Un'ottima scansione a tamburo professionale è alla base di una stampa fine art glicée di qualità, che rispetti la visione dell'artista che sceglie di scattare ancora in pellicola. Quando Aurelio è venuto in laboratorio con questa nuova serie di ritratti di Zucchero ci ha consegnato sia i files digitali della sua Hasselblad che i negativi analogici bianco e nero realizzati sempre con la stessa macchina digitale medio formato. 

 


L'idea era quella di realizzare una serie di stampe fine art inkjet su carta cotone certificata come la Canson Baryta, il tutto da inserire in una scatola portfolio da consegnare poi all'artista. 
Vista però la bellezza di alcuni scatti l'autore ha deciso di realizzare da questi delle STAMPE FINE ART DI GRANDE FORMATO DA MONTARE SOTTO PLEXIGLASS

Le due stampe fotografiche 100x100 Cm. sono state realizzate col nuovissimo plotter inkjet Epson SureColor P20.000 che grazie a ben quattro chiavi di nero e a una profilazione ad hoc per la stampa monocromatica riesce a eccellere anche nel difficile territorio della stampa fine art inkjet bianco e nero. 

Il file scattato col dorso digitale medio fromato Hasselblad lo abbiamo lavorato in maniera collaborativa partendo da uno sviluppo in PHOCUS per arrivare alla conversione monocromatica finale in Photoshop attraverso un flusso di lavoro ottimizzato per la stampa inkjet bianco e nero.


Il negativo medio formato è stato invece digitalizzato col nostro SCANNER A TAMBURO ICG che può raggiungere una risoluzione di 12.000 Dpi ottici e leggere in maniera consistente anche le pellicole più dense. 
Grazie alla tecnologia dei fotomoltiplicatori si ottengono files estremamente incisi dotati di risoluzione e range dinamico inarrivabili con gli altri metodi di scansione basati sui CCD. 
Il file a 16 bit canale così ottenuto contiene tutte le informazioni del negativo poiché viene acquisito in maniera lineare. Tutte le operazioni di regolazioni tonali vengono fatte successivamente su Photoshop così da poter intervenire in maniera precisa e ripetibile nelle varie zone di luminosità dell'immagine.

Una volta ultimate le operazioni di pre-stampa quali lo sharpening per output di stampa abbiamo stampato le immagini grazie al nostro rip ottimizzato per la stampa bianco e nero fine art.
Questo metodo di lavoro, grazie all'utilizzo obbligatorio di SCHERMI PROFESSONALI CALIBRATI ci permette di prevedere con pochissimo margine di errore il risultato in stampa delle immagini. Una postazione performante con uno schermo calibrato (noi usiamo Eizo e Nec) è la base per poter lavorare insieme agli autori e eseguire sessioni di stampa fotografica collaborativa.

Visionate le stampe finali con l'autore e ricevuto il suo nullaosta siamo passati al montaggio sotto plexiglass. Questa è una fase estremamente delicata perchè accoppiare una stampa glicée fine art con un plexiglass è un'operazione che richiede grande perizia da parte dell'operatore e un ambiente di lavoro asettico.
Il plexiglass viene fatto aderire alla stampa fotograrica mendiante un processo di calandratura a freddo. Il medium fotograrico viene collato alla lastra di policarbonato grazie a una colla polimerica priva di composti acidi e/o volatili, in modo da garantire la durata della stampa fine art.

 


Ultimata questa delicatissima fase passiamo all'applicazione di un dibond o di un altro plexiglass che faranno da “fondo” all'opera, proteggendo ulteriormente il retro dell'opera.
Il tutto può essere facilmente incorniciato o presentato al vivo mediante l'applicazione sul retro di appositi distanziali in alluminio. Come è possibile vedere dal video il risultato è stato veramente impressionante. Le stampe fine art in bianco e nero di grande formato, grazie al montaggio sotto plexiglass, hanno acquistato ancora più profondità. 

L'EFFETTO BAGNATO esalta in maniera drammatica la RICCHEZZA DEI NERI E LA LUMINOSITA' DEI BIANCHI rendendo così le immagini vive e tridimensionali.
La bellezza di lavorare con autori veterani come Aurelio Amendola sta nel fatto di poter unire tecnologie apparentemente inconciliabili come la fotografia analogica medio formato in bianco e nero con la stampa fine art glicée sotto plexiglass.
Questo tipo di produzioni ci fa comprendere sempre meglio l'importanza di accostare la tecnologia produttiva a un'impostazione artigianale del lavoro all'interno del nostro laboratorio fotografico.

L.D.S.