Stampe fine art di grande formato da scansioni a tamburo per George Tatge.

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Stampe fine art di grande formato da scansioni a tamburo per George Tatge.

GEORGE TATGE: “Luci di Livorno” – Scansioni a Tamburo, Post Produzione Collaborativa e Stampe Fine Art di Grande Formato @ Museo della Città, Livorno.

Quando nel nostro LABORATORIO DI STAMPA FOTOGRAFICA FINE ART arrivano autori come George Tatge diamo ulteriore senso al nostro impegno.
Nonostante i nostri ormai quasi quaranta anni di esperienza nel mondo della stampa fotografica professionale e in quello della realizzazione di mostre fotografiche e festival ogni volta che ci accingiamo a affrontare una “grande” mostra sappiamo che ci sarà da dare il massimo.


Nel nostro BLOG sono presenti numerosi articoli che parlano delle varie tecniche di stampa e degli aspetti più pragmatici di questo settore entusiasmante. Il presente articolo tuttavia si concentrerà su come insieme a George abbiamo trasformato settanta negativi e diapositive in opere fotografiche di grande formato.

GEORGE TATGE: “Luci di Livorno”
Abbiamo il piacere di conoscere George fin dai “lontani” tempi dell'analogico, quando era Direttore della Fotografia alla F.lli Alinari.Col suo banco ottico George ha avuto il piacere di viaggiare per tutto il nostro paese fotografandone le architetture e le eccellenze artistiche.

Negli anni George è diventato anche un amatissimo docente all'interno in alcune delle migliori scuole di fotografia e attualmente è docente di Fotografia di Grande Formato presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze e l'iniversità Internazionale SACI sempre a Firenze.
Il lavoro di docenza è stato affiancato da uno ugualmente importante legato alla ricerca fotografica che nel 2015 diede vita al libro fotografico e alla mostra “Italia Metafisica”.
La personale ospitata da Villa Bardini a Firenze viene ancora ricordata per la bellezza e la pervasività delle immagini esposte. 

Quando fummo contattati da George per la sua nuova mostra fotografica “Luci di Livorno” capimmo subito che si trattava di un evento che avrebbe richiesto tutto il nostro impegno. 
Le immagini infatti sono state tutte realizzate su pellicola analogica sia positiva che negativa di grande formato.
Le settanta stampe fotografiche fine art che è possibile ammirare in mostra presso il Museo della Città di Livorno (visitabile fino al 6 Gennaio 2020) sono il risultato della scansione professionale di questi preziosi supporti analogici.
La fotografia digitale ha ormai cambiato per sempre il modo di fare fotografia accorciando radicalmente i tempi e il modo di fruire le immagini.
Grazie al nostro SERVIZIO DI SCANSIONE A TAMBURO e SCANSIONI IMACON associato allo SVILUPPO PELLICOLE PROFESSIONALE abbiamo ancora il piacere di collaborare con numerosi fotografi che hanno riscoperto o (che come nel caso di George) non hanno mai abbandonato la pellicola. 

La pellicola fotografica è un supporto affascinante poiché nonostante sia una tecnologia “vintage”, grazie alle moderne tecniche di scansione professionale, riesce a dare risultati stupefacenti. Quando fummo contattati da George per la sua nuova mostra fotografica “Luci di Livorno” capimmo subito che si trattava di un evento che avrebbe richiesto tutto il nostro impegno. 
Le immagini infatti sono state tutte realizzate su pellicola analogica sia positiva che negativa di grande formato.

Le settanta stampe fotografiche fine art che è possibile ammirare in mostra presso il Museo della Città di Livorno (visitabile fino al 6 Gennaio 2020) sono il risultato della scansione professionale di questi preziosi supporti analogici.
La fotografia digitale ha ormai cambiato per sempre il modo di fare fotografia accorciando radicalmente i tempi e il modo di fruire le immagini.

GEORGE TATGE: “Luci di Livorno”


La fase più bella e intensa della produzione di questa importante mostra fotografica è stata quella dedicata alla POST PRODUZIONE COLLABORATIVA che ci ha portato a passare insieme a George alcune giornate in laboratorio.
Durante questa fase siamo seduti accanto all'autore davanti ai nostri schermi professionali calibrati per finalizzare i contrasti, la struttura e le cromie delle immagini che sarebbero state esposte. 
Effettuiamo questo tipo di servizio a tutti gli autori che ci chiedono di stampare le loro opere, chiaramente alcune lavorazioni sono più impegnative di altre. Quando si parte da immagini “native” digitali la cosa è un po' più semplice poiché si ha già un'immagine bilanciata da lavorare. Il mondo delle scansioni professionali e della pellicola invece pone problematiche tecniche e interpretative non indifferenti che solo l'esperienza unita alla cultura visiva possono risolvere prontamente.
Insieme a George abbiamo aperto e post prodotto in maniera collaborativa tutte le 70 immagini della sua mostra una per una.
Per noi questa è sempre un'occasione di grande crescita e confronto. Passare giornate intere a assorbire l'estetica e la visione di autori così importanti e sensibili ci fa arrivare a lavoro già contenti e ritornare a casa spesso stanchi ma soddisfatti. 

Si arriva a conoscere le fotografie meglio dell'autore stesso poiché durante la fase di pulizia se ne possono osservare i particolari nascosti e durante la post produzione collaborativa invece è possibile capire la genesi e i motivi della loro estetica.

GEORGE TATGE: “Luci di Livorno”  

Contrariamente a quanti molti sostengono la pellicola non viene scelta nel mondo del fine art per un fattore di risoluzione. Oggi esistono fotocamere professionali con incisione e “risoluzione” che superano una buona scansione professionale. Tuttavia la pellicola (associata una digitalizzazione appropriata e seguita da un'ottima lavorazione del file) mantiene delle caratteristiche hamate da moltissimi fotografi fine art. Mi riferisco alla tridimensionalità dell'immagine e a una sua “estetica” molto lontana dai full focus, ultra HDR, 4K che è possibile raggiungere con le moderne fotocamere digitali.
Chiaramente quando si parla di pellicola scansita professionalemnte siamo già nel mondo della fotografia e della stampa digitale. Proprio per questo in fase sia di acquisizione che di post produzione è necessario implementare un flusso di lavoro che rispetti la matericità e la morbidezza di questo supporto unico.

Nel momento in cui George è venuto nel nostro laboratorio fotografico per realizzare “Luci di Livorno” la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di informaci sui formati di stampa e su quale tecnologia avrebbe reso al meglio i suoi scatti su pellicola analogica di grande formato. Trattandosi di una serie di 60 opere 62x78cm e di altre 10 formato 130x90cm abbiamo subito capito che avremmo dovuto ricorrere al nostro Scanner Imacon per le prime e allo Scanner a Tamburo ICG per le seconde.
Dopo aver realizzato alcuni campioni di scansioni e aver eseguito una post produzione iniziale siamo passati alle provinature. All'inizio la scelta più appropriata sembrava quella della stampa fotografica su carta opaca con INGRANDITORE DIGITALE LAMBDA DURST però dopo numerosi confronti l'ultima parola l'ha avuta la tecnologia di stampa INKJET FINE ART con PLOTTER.
Per mantenere un'estetica “fotografica” ma allo stesso tempo dare tridimensionalità alle immagini abbiamo scelto due prodotti CANSON di altissimo livello e cioè la: CANSON INFINITY BARYTA e la CANSON SATIN.
La nostra azienda, grazie alla sua esperienza, è diventata un LABORATORIO FOTOGRAFICO PROFESSIONALE CERTIFICATO CANSON. Da anni utilizziamo le carte fine art prodotte da questa importantissima realtà che è sinonimo di qualità, durata e affidabilità.


Per quanto riguarda le CORNICI ARTIGIANALI anche in questo caso abbiamo proceduto a diverse iterazioni per trovare il profilo più adatto per le immagini di George. Per un certo periodo siamo stati anche in dubbio se fare un qualcosa di totalmente diverso e cioè realizzare l'intera mostra con STAMPE FINE ART SOTTO PLEXIGLASS.
Tuttavia alla fine siamo rimasti su una classica stampa fine art con cornice per fotografie montata su dibond. Nella realizzazione delle cornici, assecondando la richiesta dell'autore, abbiamo inserito uno spessore in modo da poter inserire dei vetri museali anti riflesso per proteggere le opere. 

Una volta finalizzati i files è giunto il momento della prima provinatura sia delle stampe fine art su Canson Baryta che su Canson Satin. Questa fase detta di “Hard Proofing” è necessaria anche se si hanno sistemi di visione e stampa calibrati. Nessun RIP di stampa per quanto possa essere calibrato può dare la certezza che le stampe fotografiche abbiano il mood giusto per soddisfare il loro autore.
Vista la perizia impiegata nella post produzione le test print prodotte hanno prodotto solo poche correzioni durante la seconda fase di post produzione.
Successivamente gli esecutivi sono stati mandati in stampa e sottoposti a uno scrupoloso controllo qualità per evitare imperfezioni di produzione.

Le stampe Inkjet fine art sono state poi passate al nostro reparto MONTAGGIO FOTO SU PANNELLO che mediante un apposito biadesivo museale acid free le ha accoppiate a pannelli in DIBOND. Questo tipo di pannellizazione foto garantisce la massima durata delle opere poiché vengono utilizzati materiali senza coposti acidi e/o volatili, mentre il dibond grazie alle sue caratteristiche fisiche uniche è imbattibile in quanto a planarità e uniformità di superficie.
La produzione delle CORNICI ARTIGIANALI che rifiniscono le stampe fotografiche di grande formato della mostra di George sono state anche esse realizzate internamente al nostro laboratorio. 

GEORGE TATGE: “Luci di Livorno”

Nei nostri 600 metri quadri dedicati al meglio della stampa fotografica professionale disponiamo anche di una falegnameria dove produciamo cornici in legno e alluminio, LIGHTBOX FINE ART e  STAMPE FOTOGRAFICHE SOTTO PLEXIGLASS. Inoltre essendo nel cuore del distretto industriale di Calenzano (a pochi chilometri da Firenze) abbiamo accesso a servizi esterni eccellenti quali fresature a controllo numerico, lavorazioni di plexiglass in 3d e lavorazioni metalliche di precisione. Invece il nostro CENTER CHROME MILANO SHOWROOM invece è un punto di lavoro e incontro con il meglio del design e delle soluzioni espositive. Tutto questo garantisce ai nostri clienti servizi a altissimo tasso di personalizzazione come nel caso di questa mostra fotografica.
Prima di consegnare le opere al museo George è venuto a trovarci in laboratorio dove ha visionato le stampe fotografiche finalmente montate e incorniciate secondo le specifiche che ci aveva comunicato all'inizio del lavoro.
Questo secondo controllo qualità da parte dell'autore ci ha permesso di effettuare le ultime correzioni e di consegnare serenamente la mostra fotografica. 

Quando siamo andati a vedere “Luci di Livorno”, allestita nel rinnovato contesto del Museo della Città di Livorno, abbiamo notato con piacere il risultato complessivo di questa impressionante serie fotografica che ha colpito sia noi che il numeroso pubblico presente.
Lavorare per così tanto tempo a una mostra fotografica partendo dai supporti analogici e trasformali grazie alle scansioni high end e alla post produzione collaborativa insieme all'autore in Opere Fotografiche Fine Art è stata un'ulteriore occasione di crescita e conferma del nostro percorso professionale e personale.

L.D.S.