Da immagini sintetiche a Lightbox fine art di grande formato per Giacomo Costa.

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Da immagini sintetiche a Lightbox fine art di grande formato per Giacomo Costa.

GIACOMO COSTA "Private Garden" @ BIENNALE DI VENEZIA 2009 – Lightbox Fine Art

Giacomo Costa è fra gli artisti per il quale il nostro LABORATORIO FOTOGRAFICO PROFESSIONALE ha avuto il piacere di produrre tantissime opere e allestimenti.
Il rapporto professionale e umano che ci lega a autori come lui si è consolidato nei decenni possiamo dire anche che parte dell'evoluzione che abbiamo intrapreso è dovuta dagli stimoli che si ricevono a lavorare con persone tanto esigenti quanto propositive.
In questo post parliamo volentieri di una dell'importante mostra fototgrafica che ha consolidato la nostra esperienza per quanto riguarda la stampa fine art retroilluminata e la creazione di LIGHTBOX ARTIGIANALI su misura con tecnologia LED.

La Biennale di Venezia è l'appuntamento per eccellenza quando si parla di arte contemporanea. 
Questa occasione riunisce e mette a confronto le eccellenze di ieri e di oggi del panorama contemporaneo. Per il nostro laboratorio occasioni come queste sono preziosissime in quanto ci danno la possibilità di verificare lo stato dell'arte del nostro settore. Infatti dove ci sono gli artisti più quotati si vedono anche le installazioni tecnicamente più ineteressanti che a breve detteranno "tendenze" produttive anche del nostro settore.
Per questo motivo l'appuntamento la BIENNALE DI VIENEZIA del 2009 per noi ha rappresentato un banco di prova estremamente importante poichè vedeva le nostre capacita tecniche e produttive a confronto con quelle di tutto il mondo.

 


"Private Garden" di Giacomo Costa, ospitato all'interno del PADIGLIONE ITALIA è una serie di opere di grande formato giustapposte in due ordini fino a creare un "corridoio" che il visitatore attraverserà soffermandosi nei tratti che più lo incuriosiscono.
Lungo questo cammino a sinistra e a destra sono disposte le opere come a creare un paesaggio continuo.
Visto che le immagini di questa opere vengono presentate come un unicum proprio in fase di stampa ci siamo concentrati sulla loro omogeneità e unifirmità di illuminazione. Questo è stato possibile attraverso un'attenta fase di pre stampa con schermi calibrati professionali e da una stampa Lambda eseguita in una unica sessione sotto la supervisione dell'autore.
Trattandosi di lightbox retro illuminati abbiamo opato per una STAMPA CON INGRANDITORE DIGITALE Lambda su carta cromogenica opalina Fuji. Questa tecnologia di stampa permette di realizzare lightbox con stampe fine art retro illulminate di grandissimo impatto. Trattandosi appunto di una vera e propria stampa fotografica per retro illuminazione le zone più scure della foto possono diventare virtualmente impenetrabili alla luce. 

Il risultato sono immagini fotografiche retro illuminate dai contrasti inarrivabili poichè la stampa fotograrica su carta duratrans nelle zone più buie dell'immagine è priva di quel fastidioso bagliore invece tipico della stampa diretta o a getto di inchiostro. In quindici anni di intenso lavoro Giacomo Costa ha sviluppato articolate visioni di città di un futuro apocalittico, plumbei paesaggi e vertiginose prospettive in cui cemento e natura si fondono fino a creare una sorta di organismo simbiotico.
Fin dai primi lavori di foto-collage, dove anonime palazzine sono estrapolate dal loro contesto originario per essere riposizionate in luoghi ostili, o sovrapposte l’una sull’altra fino a diventare montagne invalicabili, si preannuncia l’atmosfera di desolazione e smarrimento che diviene tratto caratteristico di molte opere successive. Verso la fine degli anni Novanta Costa abbandona la sperimentazione con la fotografia, per avvicinarsi progressivamente all’uso di programmi di modellazione 3D; il passaggio di medium gli permette di svincolarsi dal rapporto diretto con la realtà, e di generare un mondo totalmente virtuale in cui ogni elemento può essere plasmato e modificato secondo nuove esigenze compositive.

L’utilizzo esclusivo di software digitali, insieme ad una profonda competenza tecnica, gli hanno permesso di sviluppare una grande libertà immaginativa affine all’immaginario post-umano di tanta letteratura fantascientifica: incanto e terrore di megalopoli abbandonate dove la natura riprende avidamente ciò che le era stato sottratto, PAESAGGI CONTAMINATI da una meccanica futuristica e visioni subacquee di un mondo irriconoscibile.Scenografie che mettono in scena il possibile ed aprono prospettive inquietanti su un remoto futuro.  

La soluzione dei lightbox fine art retro illuminati è stata quindi una scelta in linea con questo percorso partito dalla fotografia e sconfinato nella manipolazione 3d.
Il lightbox è infatti un'OPERA CHE VA OLTRE LA FOTOGRAFIA e per questo apprezzatissimo non solo da numerosi fotografi professionisti ma anche da tanttissimi artisti contemporanei. 

L.D.S.